Agricoltura, IoT

Risparmio idrico in agricoltura

Le soluzioni per controllare e ridurre i consumi di acqua in campo

Risparmio idrico in agricoltura. Perché è necessario.

Negli ultimi anni si parla spesso di un’agricoltura assetata, responsabile di elevati consumi annui di acqua superficiale e delle falde. Per l’esattezza, secondo le stima emersa dallo studio Unesco “National Water Footprints Account” l’Italia è responsabile del 2% di impronta globale sulle risorse idriche con uso concentrato in agricoltura (circa il 69% dei consumi totali). Le ragioni? Colture naturalmente esigenti in termini di irrigazione (pomodoro, mais) e la presenza di allevamenti (maiali, bovini), oltre a una rete idrica che necessita di continui interventi manutentivi.

La discussione è delicata perché l’acqua è una risorsa da tutelare anche pensando ai grandi cambiamenti climatici in corso. La diminuzione di giorni di pioggia e l’aumento delle temperature, che stanno trasformando le mezze stagioni in prolungamento delle estati, rendono necessari interventi tempestitivi.

L’agricoltura soffre. Gli agricoltori sono oggi in prima linea nel trovare soluzioni per ridurre i consumi di acqua senza rinunciare a produzioni naturalmente impattanti sulle risorse. La sfida è dotarsi di tutte le tecnologie oggi a disposizione in grado di controllare le esigenze del campo per interventi mirati e garantire un risparmio idrico in agricoltura.

Agricoltura di precisione: controllo, previsione, intervento.

La tecnologia ha compiuto passi da gigante anche in agricoltura, mutuando concetti dall’industria 4.0. L’Industria 4.0 ha rivoluzionato gli ambienti produttivi: ciò che oggi è importante non è solo la produzione in sé, ma accrescere la consapevolezza di come si produce. L’evoluzione è stato possibile integrando dispositivi in grado di rilevare i dati ed elaborarli sulla base di parametri indicati. Tutto questo in modo automatico, senza alcun intervento umano. Sulla base delle informazioni trasmesse via internet, questi sistemi possono innescare azioni desiderate. Stiamo parlando di Internet of Things per l’agricoltura.

Sistemi IoT in campo: perché usarli.

Sempre più aziende agricolte hanno scelto di modernizzare il loro modo di condurre il campo. I sistemi IoT per l’agricoltura sono un supporto affidabile che non sostituisce l’esperienza dell’agricoltore, ma la rafforza con dati scientifici. Le informazioni ottenute sono oggi indispensabili:

  • per conoscere in tempo reale le esigenze della pianta in termini di fabbisogno idrico o di fertilizzanti;
  • per migliorare la calendarizzazione dei lavori in campo (solo quando serve);
  • per prevenire la manifestazione dei patogeni.
Tutto questo si traduce in un uso mirato delle risorse con abbattimento dei costi e in una maggiore tutela del prodotto. L’IoT è un alleato potente di una produzione sostenibile, che risponde efficacemente alle sfide poste dalla comunità agli ambienti produttivi.

Risparmio idrico in agricoltura: dispositivi alla portata di tutti gli agricoltori

Sonde irrigue

Si tratta di sensori in grado di misurare lo stress alla radice della piantina per carenza di acqua. Questi dispositivi sono fondamentali per intervenire prontamente sulla base del reale fabbisogno della coltura, senza attendere i primi segni visibili di sofferenza (appassimento, maturazione lenta, frutti piccoli). 

Si suggerisce di installare più sonde in campo. I terreni, soprattutto quelli più ampi, presentano caratteristiche molto variegate in termini di approvvigionamento idrico. La vicinanza di un canale, la maggiore esposizione solare o avvallamenti superficiali sono fattori da considerare quando si progetta un sistema IoT in campo.

Ma da sole le sonde non bastano. Se queste infatti rilevano i dati, serve una centralina per raccoglierli e rielaborarli in grafici utili a comprendere cosa sta succedendo in campo.

Sensori di umidità

Questo tipo di sensore è mirato a rilevare l’umidità del terreno, un valore fondamentale per pianificare l’irrigazione. L’umidità incide infatti sullo sviluppo della pianta e, a sua volta, è influenzata dal tipo di terreno oltre che dalla sua esposizione solare etc. Anche in questo caso si consiglia l’utilizzo di più sensori per meglio mappare le esigenze del campo.

Irrigazione goccia a goccia pilotati

Un sistema IoT si completa con attuatori in grado di innescare automaticamente, sulla base dei bisogni rilevati, gli impianti di microirrigazione più moderni che somministrano acqua goccia a goccia alla base della pianta. Diffuso soprattutto in serra o per colture orticole e frutticoltura.

Centraline per la raccolta di dati microclimatici

Un fattore importante nella pianificazione degli interventi in campo dipende anche dalle condizioni microclimatiche in campo. L’installazione di una centralina consente la misurazione dei raggi UV, dell’umidità dell’aria e della temperatura e tutti quei dati importanti per comprendere lo stato generale della coltura e decidere una irrigazione mirata.

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